La storia dello scandalo del muro della Berlinchiudunese

1964-2012 = 48 anni.

Il muro di Berlino 1961-1989 è stato abbattuto dopo 28 anni.
Quello della Belinchiudunese, QUANDO?

La storia dello scandalo del muro


della Berlinchiudunese

1964-2012 = 48 anni.

Il muro di Berlino 1961-1989 è stato
abbattuto dopo 28 anni.
Quello della Belinchiudunese, QUANDO?

Questo scandalo di un condono truccato del muro/portico poi trasformato in due mini appartamenti, costruito in barba alla legge, tentando di farlo passare come costruzione regolare, tramite una pratica di condono non completa del 23 marzo 1987 con una relazione tecnica con varie anomalie del 30 aprile 1989 del faccendiere geom. Carlo Zerbini ,che con le sue conoscenze di prestigio e con la complicità di vari sindaci, ufficio tecnico e commissioni edilizie del comune di Chiuduno (BG), avrebbe sistemato il tutto come se fosse stato costruito tutto regolare, ottenendo il condono il 22 gennaio 1994. Ottenendo l’agibilità e l’abitabilità il 1 luglio 1998, senza mai aver fatto i controlli che erano obbligati a fare.

Il 23 febbraio 1961, la commissione edilizia rilascia al mio confinate, Rotatinti Ambrogio, l’autorizzazione a costruire e sistemare, sopra al muro di confine in comproprietà con la mia azienda, un nuovo muro alto circa quattro metri. Solo più tardi scoprirò che la costruzione risultava illegale e, di fatto, l’amministrazione comunale non si preoccupò di tutelare i diritti del confinante.

Nel ’67 una seconda licenza edilizia e concessione – presentata il 6 ottobre 1967 e rilasciata il 10 ottobre 1967, protocollata 2471, senza alcuna firma e a tempo di record autorizza la costruzione di due ampie scale, appoggiate sul muro innalzato precedentemente. Essa viene concessa con una velocità impressionante e sospetta, visti i normali tempi della burocrazia: quattro giorni tra richiesta e rilascio del documento intestato che autorizza le due scale, sebbene siano state costruite anche altre infrastrutture. Non vi sono apportate né la firma del sindaco, Luigi Belotti, né dei tecnici responsabili dell’ufficio. Non è solo irregolare la 2° licenza edilizia ma anche abusiva e senza firme, TERMINATI I LAVORI A FINE 1969 NON E’ MAI STATO DEPOSITATA LA DICHIARAZIONE DI FINE LAVORI.

Eppure, nonostante la richiesta da parte mia di abbattere il muro perché abusivo, per la terza volta, nel’89, la mia vicina ottiene ciò che non le spetta. Viene infatti concessa la 3° licenza edilizia irregolare, il 25 novembre 1989, per la costruzione di due appartamenti, pur sapendo che vi era in corso la causa per l’abbattimento dell’immobile costruito negli anni 1964-69 senza mai depositare il fine lavori.

Pubblichiamo parte del volantino di denuncia diffuso nel 1989.

 

RIASSUNTO DELLA STORIA DI UNA COSTRUZIONE ABUSIVA DI UN IMMOBILE IN CHIUDUNO (BG)

48 ANNI 1964/4 APRILE 2012 DI CARTE BOLLATE

6 ANNI 1985/1990 DI MANIFESTI, VOLANTINI E GIORNALI

26 ANNI 1986/4 APRILE 2012 DI CAUSE

CONTRO LA MIA CONFINANTE BELOTTI ANNA IN ROTATINTI OGGI EREDI ROTATINTI

IMMAGINI DEL MURO BERLINCHIUDUNESE

A seguito di un più accurato controllo, appare evidente che la parte di fabbricato avente una lunghezza di circa 12,85 mt dove sono inserite n° 2 finestre in vetrocemento di proprietà dei Sigg. Eredi Rotatinti Belotti, vi è un avanzamento della muratura stessa di circa 25 cm verso la proprietà del Sig. Scaburri Benito, di conseguenza trattandosi di muro comune la parte prospiciente la predetta proprietà, per una profondità di 12,5 cm, è da ritenersi sulla proprietà stessa

IL MURO RUSTICO COSTRUITO CON LA PRIMA LICENZA EDILIZIA

IRREGOLARE DEL 23 FEBBRAIO 1961

 

 

INNALZAMENTO DELLO STABILE ESEGUITO IN SEGUITO ALLA SECONDA LICENZA IRREGOLARE, RILASCIATA IL 10 OTTOBRE 1867, CON PROTOCOLLO N° 2471, SENZA ALCUNA FIRMA E’ ANCHE ABUSIVA.

CHE INIZIALMENTE PREVEDEVA LA SOLA COSTRUZIONE DI DUE RAMPE DI SCALE, TERMINANDO I LAVORI A FINE 1969, NON HA MAI PRESENTATO LA DICHIARAZIONE DI FINE LAVORI

 

Nella foto appare anche la signora “Passionaria di casa”, Anna Belotti in Rotatinti (Sorella prediletta del Curato Don Giacomo Belotti)

TERZA LICENZA EDILIZIA IRREGOLARE, SU PROGETTO PRESENTATO DAL GEOMETRA CARLO ZERBINI IN DATA 07 AGOSTO 1989, CHE PORTA ALLA TRASFORMAZIONE E RECUPERO DEL MURO RUSTICO IN APPARTAMENTI, ANCHE QUESTA È ABUSIVA. LA RICHIESTA È INTESTATA ALLA SIGNORA ANNA BELOTTI IN ROTATINTI E ROTATINTI AUGUSTO E MARIAGRAZIA.

RILASCIATA IL 25 NOVEMBRE 1989 PROTOCOLLO N° 2130

 

Vista anteriore lato Sarnico

 

Vista posteriore lato Bergamo

 

Segue la pubblicazione delle tre licenze edilizie irregolari che dal 1961 al 1989 hanno permesso dapprima l’innalzamento del muro, poi l’aggiunta di due rampe di scale, ed infine la costruzione di due mini appartamenti.

Le tre licenze edilizie irregolari e abusive

Segue la pubblicazione delle tre licenze edilizie irregolari che dal 1961 al 1989 hanno permesso dapprima l’innalzamento del muro, poi l’aggiunta di una rampa di scale, ed infine la costruzione di due mini appartamenti.

PRIMA LICENZA EDILIZIA IRREGOLARE

documento

Muro di Berlino, costruito nel 1961 e demolito nel ’89. Muro Berlinchiudunese, iniziato nel 1964 e terminato nel 1969, senza mai depositare il fine lavori, e tutt’ora esistente nonostante 26 anni di causa per il suo abbattimento, senza sapere quando ciò avverrà.

Video che mostra il muro berlinchiudunese

(se la ricezione è lenta, mettere in pausa ed attendere qualche secondo per il caricamento completo del video)

Per questa costruzione abusiva del muro berlinchiudunese, trasformato successivamente in due mini appartamenti, sono 22 anni (1989-2011) che Benito Scaburri chiede l’intervento della Procura di Bergamo perché vuole GIUSTIZIA!

Benito Scaburri

La Procura della Repubblica di Bergamo non è mai intervenuta, a causa della presenza di un Sacerdote?

Qui di seguito riportiamo un articolo preso dal “SETTEMBRE CHIUDUNESE” del 1989 e voltantinato nel paese di Chuduno.

 

RICHIESTA DELLA SECONDA LICENZA EDILIZIA IRREGOLARE E ABUSIVA

documento

 

SECONDA LICENZA EDILIZIA IRREGOLARE E ABUSIVA E ABUSIVA

 

OTTENUTA A TEMPO DI RECORD (3 GIORNI) SENZA NEMMENO UNA FIRMA

 

 

Più abusivo, condonato  e irregolare di così !!!

Nonostante tutto è stato reso idoneo e agibile.

Condono ottenuto il 22 gennaio del 1994 e l’agibilità
e abitabilità rilasciata il 1 luglio 1998.
RILASCIO DELLATERZA LICENZA EDILIZIA IRREGOLARE IL 25 NOVEMBRE 1989 – N° 2130 pur sapendo che c’era una causa in corso per la demolizione dell’immobile.

documento

Terza licenza edilizia irregolare ottenuta il 25 novembre 1989, pur sapendo che era in corso la causa dal 23 febbraio 1987, per l’abbattimento della costruzione abusiva costruita negli anni ’60 (1964-1969), senza mai depositare la dichiarazione di fine lavori.


SE CHI CONTROLLA È CORROTTO,

 

CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE CORROTTO?

 

SPECIALMENTE I C.T.U.

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 GUAI A CHI OSAVA TOCCARLI O ALZARE LA VOCE!!!!!!!!!!!

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Nei comuni esiste l’articolo 16 comunale per tutti i circa 10000 comuni italiani, ma per Belotti Anna in Rotatinti, questa regola non esisteva, era libera di fare quel che voleva, con la complicità di varie amministrazioni comunali di Chiuduno (BG) amici di Don Giacomo Belotti.

 

 

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RELAZIONE TECNICA DEL GEOMETRA GIORGIO ZANCHI DI GAZZANICA (BG), 11 MARZO 2011

 IL COMUNE DI CHIUDUNO (BG) E’ SOLO L’ESEMPIO DI COME SI AMMINISTRA NEI CIRCA 10000 COMUNI D’ITALIA

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Comune di Chiuduno BG

 

Per questo scandalo dell’immobile costruito abusivo, con  3 licenze edilizie irregolari, in via Finazzi Carolina, poi diventata Via Tenente Belotti 38, Chiuduno BG. Hanno collaborato varie amministrazioni pubbliche del comune di Chiuduno BG.

Inizio dei lavori nel 1964, con la prima licenza edilizia irregolare, ottenuta e rilasciata il 23 febbraio 1961, dal Sindaco Rag. Finazzi Arturo.

Il 10 ottobre 1967 ottengono la seconda licenza irregolare e abusiva rilasciata dal sindaco Belotti Luigi, rilasciata senza firma, protocollata 2471, per costruire 2 rampe di scale. Poi hanno costruito sempre abusivo altro. Vedi foto con la Passionaria Belotti Anna in Rotatinti. I fine lavori furono terminati a fine 1969, senza mai depositare la dichiarazione di fine lavori.

Nel settembre 1986, il sottoscritto Benito Scaburri, denuncia i coniugi Rotatinti Ambrogio e Belotti Anna in Rotatinti, per costruzione abusiva dell’immobile realizzato negli anni 1964-1969, chiedendone l’abbattimento.

Inizio causa 23 febbraio 1987.

Il 25 novembre 1989, prot. 2130, l’amministrazione pubblica del Comune rilascia la terza licenza edilizia irregolare rilasciata dal Sindaco Dott. Pierfausto Finazzi, pur sapendo che vi era in corso una causa per l’abbattimento dell’immobile costruito abusivamente, con un progetto del Faccendiere Geometra Carlo Zerbini, presentato il 7 agosto del 1989 in comune di Chiuduno BG.

Il geometra è anche allo stesso tempo il CTP in causa degli eredi Rotatinti.

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Sindaco Dott. Pierfausto Finazzi

 

Il 22 gennaio 1994 l’amministrazione pubblica rilascia il condono senza fare un controllo dell’immobile (Sindaco Dott. Pierfausto Finazzi) costruito con licenze edilizie irregolarie e abusive, con causa in corso per l’abbattimento, su una pratica di condono non completa, presentata dal faccendiere geometra Carlo Zerbini, del 23 marzo 1987, e una relazione tecnica del 30 aprile 1989 con varie anomalie, che con le sue conoscenze di prestigio, avrebbe sistemato il tutto come se fosse costruito tutto regolare, ottenendo il condono il 22 gennaio 1994 e ottenendo l’abitabilità e agibilità il 01 luglio 1998 (Sindaco On. Piergiorgio Martinelli della Lega Nord), senza mai aver eseguito i controlli che era d’obbligo fare.

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Sindaco On. Piergiorgio Martinelli della Lega Nord

Il 1 luglio 1998, il sindaco Piergiorgio Martinelli, della Lega Nord, ha rilasciato il certificato di agibilità e abitabilità, senza mai eseguire un controllo, che era obbligatorio fare.

Questi illustri sindaci, con i suoi assessori della commissuione edilizia e urbanistica, non hanno commesso un reato penale?

La Procura della Repubblica di Bergamo aprirà un’inchiesta o sarà bloccata dai poteri forti di Bergamo Alta, essendo coinvolti nella vicenda vari familiari del Sacerdote Giacomo Belotti?

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Benito Scaburri chiede solo giustizia.

Dal 1964 al 4 aprile 2012, 48 anni di carte bollate e ingiustizie,

6 anni di volantini, manifesti e giornali (1985 – 1990).

26 anni di causa 4 aprile 2012 per l’abbattimento

dell’immobile costruito abusivamente.

ORA

Speriamo che la Procura della Repubblica di Bergamo

faccia finalmente Giustizia

Non è forse uno scandalo?

 

Questo comportamenti incivile di queste amministrazioni comunali di Chiuduno BG, che hanno contribuito a questo scandalo, alla costruzione di questo immobile con 3 licenze edilizie irregolari e abusiva, in Via Tenente Belotti N° 38 Chiuduno BG.

Questo metodo è da considerare

Legittimo o Illegale?

L’INCOMPRENSIBILE COMPORTAMENTO DELL’AVVOCATO ANGELO GARGANO DI BERGAMO

Da tenere presente che la sentenza di primo grado del 22 novembre 2002 era già esecutiva, per abbattere parte dell’immobile costruito abusivamente, con tre licenze edilizie irregolari e 1 addirittura tutta abusiva, e spostare tutte le tubazioni a 1 metro fuori dal muro e in avanti.
Domanda: perché l’avvocato Angelo Gargano di Bergamo non l’ha fatta eseguire?

15 marzo 2012

La relazione della comparsa conclusionale nell’interesse dell’appellato, causa in corso

Scaburri Benito contro Belotti Anna in Rotatinti

(oggi eredi Rotatinti)

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Venerdì 30 marzo 2012

In questa data vengo informato telefonicamente dall’Avvocato Flavio Cospito che nella copia dei verbali, depositati in Tribunale Civile di Appello di Brescia, datati 4 giugno 2003, si evince che il giudice Fabio Maione ha respinto la sospensiva degli “eredi Rotatinti Augusto + 1”
5 giugno del 2003.
Benito Scaburri si domanda come mai, pur aspettando dal 1964 al 2002 (ben 38 anni di carte bollate e 16 anni di causa 1° grado)), solo ora viene a conoscenza ben 10 anni dopo e non direttamente dall’Avvocato Angelo Gargano?
Se l’avessi saputo in tempo non sarei qui ora ad attendere la sentenza d’appello ma avrei già provveduto all’abbattimento.
Per fortuna che durante i vari incontri nel suo studio a Bergamo si vantava di essere un caro amico.


Avvocato Angelo Gargano di Bergamo e

Geometra Walter Ferrari di Cortefranca (BS),


Gesù Cristo è stato venduto per 30 denari, Benito Scaburri per quanto l’avete venduto?

 

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12 aprile 2012
Sentenza II grado Corte d’Appello Sezione Civile di Brescia

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Non mi bastavano 38 anni di carte bollate (1964-2002) con 16 anni di causa di I grado con sentenza subito esecutiva.

 

Per quale oscuro motivo non si è resa esecutiva tale sentenza, dopo che la sospensiva, respinta dal Giudice Dott. Maione Fabio il 5 giugno 2003?

 


Grazie al mio Avvocato Angelo Gargano, NON comunicandomi  l’esecuzione definitiva, ne ha fatti aggiungere altri 9 anni e 5 mesi, portando tale causa a ben 48 anni di carte bollate.
Il 22 novembre 2002 (sentenza di I grado) e il 4 aprile 2012 (sentenza di II grado in appello) che conferma quanto precedentemente aveva stabilito.

 

 
 
QUESTO AVVOCATO DOVRA’ SPIEGARE TALE COMPORTAMENTO A UN GIUDICE???>

 
Se avessimo eseguito la sentenza del dicembre 2002 – gennaio 2003
Avremmo risparmiato RABBIA, NERVOSISMO, MOLTI SOLDI E SALUTE, E PROVOCAZIONI IN CONVEGNI TRAPPOLA TIPO QUELLO DEL 5 MARZO 2007, NELLO STUDIO DEL 3° C.T.U. ARCHITETTO OSVALDO MONTI, ORGANIZZATO DALL’ARROGANTE, ASTUTO E SENZA SCRUPOLI GEOM. CARLO ZERBINI, SICURO DI SE, DELLE COPERTURE POLITUICO/RELIGIOSE E DEI POTERI FORTI BERGAMASCHI .

Ora a fronte di ben 48 anni 1964/2012 di cause, carte bollate ecc. chi pagherà tutti i danni con beffa , subiti dal sottoscritto Benito Scaburri per questo scandalo dell’immobile costruito tutto abusivo, con tre licenze irregolari e una addirittura tutta abusiva e senza che vi sia apposta alcuna firma, hanno collaborato a questa costruzione abusiva ben 4 sindaci.
1)    Sindaco rag. Arturo Finazzi 1961/64
Prima licenza edilizia irregolare
2)    Sindaco Luigi Belotti
Seconda licenza edilizia presentata il 7 ottobre 1967, irregolare tutta abusiva e senza alcuna firma, e rilasciata dopo 3 giorni (a tempo di record) il 10 ottobre 1967 protocollo 2471 (doveva essere costruita solo una scala, ma è stato costruito ben altro, vedi foto e due perizie CTU).

3)    Sindaco dott. Pierfausto Finazzi
Terza licenza edilizia irregolare 25 novembre 1989
24 gennaio 1994 rilasciato il condono con una pratica NON completa con varie anomalie presentata dal faccendiere geom. Carlo Zerbini che è anche CTP in causa,  e senza che sia stato effettuato alcun controllo che per legge era obbligato fare.
4)    Sindaco On. Piergiorgio Martinelli della Lega Nord che ha rilasciato il certificato di agibilità e abitabilità il 1° luglio 1998 senza fare un controllo che per legge  era obbligato fare, pur sapendo che vi era in corso una causa per l’abbattimento dell’immobile costruito abusivo dal 23 febbraio 1987.
Tutto questo a favore della sorella prediletta di Don Giacomo Belotti allora, anni ’60 , curato del paese di Chiuduno (BG) Belotti Anna in Rotatinti, la quale dai suoi potenti AMICI della CRICCA/CASTA AFFARISTICA SENZA SCRUPOLI DEL  COMUNE DI CHIUDUNO (BG) HA OTTENUTO VARI  PRIVILEGI .

Sono stato preso in giro con raggiri e artifizi e mi hanno preso letteralmente per “I fondelli” per 50 anni , 1960 – 2010 e si presume che abbiano corrotto vari miei professionisti.

IL COMUNE DI CHIUDUNO (BG) E’ SOLO L’ESEMPIO DI COME SI AMMINISTRA NEI CIRCA 10000 COMUNI D’ITALIA

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ALLA SBARRA

Vari sindaci e geometri, commissioni edilizie e ufficio tecnico del comune di Chiuduno (BG) che hanno rilasciato 3 licenze edilizie irregolari e abusive, negli anni 1961, 1967, 1989. Hanno rilasciato il condono nel 1994 e l’agibilità e abitabilità nel 1998 per un’immobile costruito abusivo pur sapendo che vi era in corso una causa per l’abbattimento, trascurando qualsiasi controllo che era obbligatorio eseguire. 

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La strana lettera del 3 novembre 1964, protocollata 2484, trasformata in ordinanza per favorire qualcuno?

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Poi fatta firmare dall’assessore Elsa Finazzi per il sindaco Rag. Arturo Finazzi.

La procura della Repubblica di Bergamo indagherà?

 

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DOTT. PIERFAUSTO FINAZZI, EX SINDACO DI CHIUDUNO
REATI PENALI COMMESSI 22 GENNAIO 1994
PER AVER RILASCIATO IL CONDONO PER UNA PRATICA INCOMPLETA SU DI UN IMMOBILE ABUSIVO CON UNA CAUSA CIVILE IN CORSO PER L’ABBATTIMENTO
PROSSIMA UDIENZA 14/03/2012

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ON. PIERGIORGIO MARTINELLI, DELLA LEGA NORD, EX SINDACO DI CHIUDUNO
REATI PENALI COMMESSI IL 1 LUGLIO 1998, RILASCIANDO L’AGIBILITÀ SU UN IMMOBILE COSTRUITO ABUSIVAMENTE CON LICENZE IRREGOLARI E LA SECONDA È COMPLETAMENTE ABUSIVA, IN VIA TENENTE BELOTTI, 38 CHIUDUNO BG. PUR SAPENDO CHE VI ERA IN CORSO UNA CAUSA PER L’ABBATTIMENTO.

SENZA MAI FARE UN CONTROLLO, CHE ERA D’OBBLIGO ESEGUIRE.

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IL FACCENDIERE GEOM. CARLO ZERBINI
SERVO DEI POTERI FORTI RELIGIOSI E POLITICI

 

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Il comportamento furbo , astuto ed arrogante del furbetto del quartierino  geom. Carlo Zerbini al quale dico:
Forse la sua diplomazia , con il sorriso sulle labbra e la sua parlantina, con astuzia ed arroganza riuscirà a convincere tutti i professionisti, CTU ma se pensa di farla “franca “ perché è sicuro di avere rapporti con i palazzi dei poteri forti della cupola/congrega di Bergamo Alta si sbaglia, se pensa che possa far passare il sottoscritto fesso o ignorante.
Il geom. Carlo Zerbini ha detto di non firmare gli accordi raggiunti con molta fatica per undici mesi con l’ing. Sergio Signoroni responsabile dell’urbanistica e dell’edilizia e con il sindaco dott. Mauro Cinquini  come mediatore per far si che il tutto  andasse inserito nel nuovo p.r.g.a dicembre 2009, ma il geom. Carlo Zerbini si è mostrato molto furbo e astuto, o stai ai suoi giochetti o non si fa assolutamente nulla!!!
Ecco qui la questione riepilogata:


PROPRIETA’ EREDI ROTATINTI   MQ. 717,30
PROPRIETA’ BENITO SCABURRI MQ. 904,42

A questo punto il faccendiere geom. Carlo Zerbini ha fatto saltare tutto  l’accordo in quanto ha preteso che le misure delle due proprietà non venissero citate nel p.r.g. e a questo punto ho rinunciato a proseguire la trattativa portata avanti con la massima trasparenza!!!!

Con questo suo comportamento furbesco e scorretto è dimostrato che le varie conciliazioni e convegni altro non erano che delle astute manovre per avvantaggiarsi nella trattativa, credendo che le persone coinvolte fossero tutti dei fessi, ignoranti ed inesperti nelle trattative commerciali.

 

 

 

 

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ORA

che ho vinto la causa contro la Belotti Anna in Rotatinti, oggi eredi, il 04 aprile 2012 con la seconda sentenza che conferma las prima sentenza del 22 novembre 2002,
la Magistratura interverrà?
Mi aiuterà a farmi risarcire del danno subito?

 

  •     48 anni, 1964/2012 di carte bollate
  •       6 anni, 1985/1990 di volantini, manifesti e giornali
  •     26 anni, 1986/2012 di cause.

 

Risarcimento che mi devono gli eredi Rotatinti e dai vari signori messi alla SBARRA, che occupavano le poltrone più ambite del Comune di Chiuduno (BG), che con documenti camuffati hanno rilasciato tre licenze irregolari e abusive.
Lo scandalo dell’amministrazione comunale di Chiuduno (BG), che ha continuato con un condono con documenti camuffati del muro/portico, poi trasformato in due mini appartamenti, come si evince dalle fotografie, costruiti in barba alla legge, tentando di farlo passare come costruzione regolare, tramite una pratica condono non completa del 23 marzo 1987, con una relazione tecnica con varie anomalie del 30 aprile 1989 del faccendiere geom. Carlo Zerbini, che con le sue conoscenze di prestigio e con la complicità di vari sindaci, ufficio tecnico e amministrazioni comunali del Comune di Chiuduno (BG) avrebbero sistemato il tutto come se fosse costruito tutto regolare,
ottenendo il condono il 22 gennaio 1994.
Ottenendo anche l’agibilità e l’abitabilità il 1 luglio 1998, senza mai che fosse stato fatto un controllo che era obbligatorio fare.
Tutto per favorire la Belotti Anna in Rotatinti,
sorella prediletta di Don Giacomo Belotti,
ex curato del paese di Chiuduno (BG).

 

 

 

 Esposto del 05 dicembre 2011

 

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La storia di Benito Scaburri

La storia di Benito Scaburri, pensionato di 77 anni che racconta il comportamento sleale e persecutorio subito da parte di alcuni rappresentati della “Cricca” appartenenti all’allora Amministrazione comunale di Chiuduno (BG) a favore della propria vicina di casa. Tutto questo per ben 47 anni, dal 1964 al 2011!
La prova di queste irregolarità è la relazione tecnica del geometra Giorgio Zanchi dell’11 marzo 2011.

Dedicato a quel tipo di classe politica che è burocratica, è CASTA, CRICCA AFFARISTICA E SENZA SCRUPOLI, capace di prenderti per i fondelli per 50 anni, come dimostra il caso eclatante del Comune di Chiuduno (BG) dal 1961 al 30 aprile 2011. Lotta e difenditi per farla ritornare nella norma in osservanza allo SPIRITO DI SERVIZIO che deve essere fine primario della classe politica verso lacittadinanza che la vota e la elegge.
Quanto dovrà durare ancora questo andazzo di cose?
Se dovesse perdurare li cacceremo via. Sono bella gente, tutta casa, chiesa e lavoro e una poltrona occupata con arroganza nella amministrazione pubblica del Palazzo del Potere del Comune di Chiuduno (BG).

Scaburri Benito

SOPRAVVISSUTO!

La mia è una vicenda comune a quella di molti cittadini. Sopravvissuto ai soprusi e all’arroganza dei potenti intoccabili e cessata la mia attività, ho deciso di dedicare il mio tempo libero alla denuncia delle prepotenze subite con il proposito di mettere sull’avviso i malcapitati che possono venirsi a trovare nelle stesse condizioni.

Sviluppando un’azienda bottoniera, portandola in sei mesi da dodici a venticinque operai, e facendo nascere alcuni posti di lavoro al suo esterno, feci il grave errore di trascurare la politica, e  dedicandomi unicamente a famiglia, lavoro e religione.
In tre anni questi potenti mandarono in rovina la mia azienda e, non accontentandosi, infangarono la mia onorabilità, diffondendo calunnie di ogni tipo per accreditarmi come persona poco affidabile,  truffatore e balordo.
Arrivarono perfino a fare varie telefonate ad un mio fornitore raccomandando di non fare affari e di non lavorare con me in quando esaltato ed delinquente,.

Nel mare di tante ingiustizie combatto nel mio piccolo per sconfiggerne una. Se ognuno si batterà contro il muro dell’omertà, del quieto vivere, forse riuscirà ad abbatterlo.

SONO BEN 22 ANNI, DAL 1989 AD OGGI 2011, CHE CHIEDO UN INTERVENTO DA PARTE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BERGAMO PER INDAGARE SU QUESTA CASTA, CRICCA “AFFARISTICA” DEL PALAZZO DEL POTERE COMUNALE DI CHIUDUNO (BG) PER I TROPPI PRIVILEGI CONCESSI ALLA SIG.RA BELOTTI ANNA IN ROTATINTI.

 

BENITO SCABURRI VUOLE SOLO GIUSTIZIA, NON DENARO!

 

La persecuzione

Facendo un passo indietro, nel ’64 chiedo di sistemare il mio laboratorio insonorizzando il tetto per eliminare i rumori. Mentre l’impresa costruisce la soletta, su pilastri realizzati all’interno, per non appoggiarla sul muro di confine,la mia vicina mi denuncia affermando che la costruzione appoggia sul muro di comproprietà. In pochi giorni il laboratorio diventa crocevia di ispettori di lavoro, vigili, carabinieri, guardia di finanza, dottori, messi comunali e ufficio igiene.

Seguirà un’ordinanza (licenza edilizia del 3 novembre 1964, prot. 2484)  in cui si comunica che la mia domanda di ampliamento è accolta ma mi si ordina un orario di lavoro che rovinerà la mia attività. L’ordinanza impone che si lavori dalle 7 alle 20, comportando il fermo dei macchinari, che invece devono girare in continuazione, 24 ore su 24, per lucidare le superfici e distribuire omogeneamente il colore del bottone. Ciò significava raddoppiare i tempi di lavorazione, dimezzando di conseguenza la produzione portando l’azienda fuori mercato.

Il 10 febbraio del 1965 ricevo la visita dell’Ufficio Comando dei Vigili di Bergamo per controllare i rumori notturni del bottonificio Scaburri Benito, che risultavano costanti sul limite di 46 decibel. Nonostante questo l’Amministrazione comunale richiede numerosi controlli da parte dei Carabinieri di Grumello del monte con lo scopo di fermare i macchinari durante la produzione notturna. Di conseguenza hanno arrestato la produzione per ben 8 mesi iniziando di fatto la crisi finanziaria del bottonificio.

É il 3 novembre 1964 (di veda il documento “prot. 2484” sotto riportato) che prende forma il “complotto” che porta alla chiusura del mio bottonificio, fino al maggio-giugno 1965.

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Sulla base di quale normativa ero obbligato a fermare macchinari e borlotti durante la notte. Secondo il verbale del 10 febbraio 1965, iVigili Urbani di Bergamo, hanno rilevato rumorosità dei macchinari pari a 46 Db, quindi entro i valori corretti. Per quale motivo ho dovuto tenere fermi i macchinari per ben 7-8 mesi fino al 1965. Chi aveva interesse a danneggiarmi?

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VERBALE DEL 15 NOVEMBRE 1964, FIRMATO DALL’INDUSTRIALE BOTTONIERE ETTORE SCABURRI. CHE PER OTTENERLO IN VISIONE CI SONO VOLUTI BEN 24 ANNI, TRAMITE IL BRIGADIERE DEI CARABINIERI LUCIANO PATERNITI DI GRUMELLO DEL MONTE, 13 OTTOBRE 1988.

Primo premio faccia di bronzo.

Tratto da il Giorno del 18-11-1988

 

Il 10 febbraio del 1965 ricevo la visita dell’Ufficio Comando dei Vigili di Bergamo per controllare i rumori notturni del bottonificio Scaburri Benito, che risultavano costanti sul limite di 46 decibel. Nonostante questo l’Amministrazione comunale richiede numerosi controlli da parte dei Carabinieri di Grumello del monte con lo scopo di fermare i macchinari durante la produzione notturna. Di conseguenza hanno arrestato la produzione per ben 8 mesi iniziando di fatto la crisi finanziaria del bottonificio.

Segue il verbale del comandante dei carabinieri Ermanno Corbari, 2 marzo 1965, il quale dichiara che Scaburri Benito ha eseguito i lavori in base alla regolare licenza edilizia, ordinanza del 3 novembre 1964, protocollata 2484.

Si veda la successiva fotografia dimostrante che i pilastri e la trave, che appoggiava alla soletta, erano aderenti al muro e non appoggiati al muro stesso, da qui si capisce che la struttura non era assolutamente pericolante.

Nonostante i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte ed in base alla regolare licenza edilizia ordinanza rilasciata il 3 novembre 1964 – protocollato 2484, la sentenza del 13 giugno 1967 della Pretura di Grumello del Monte mi impose di abbattere quel tratto di soletta che “danneggiava il muro di comproprietà”. Di conseguenza ho dovuto procedere all’abbattimento a mie spese, comprese quelle legali.

SENTENZA DEL PRETORE DI GRUMELLO DEL MONTE DOTT. CORRADO BUFARDECI,  13 GIUGNO 1967

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IL FACCENDIERE GEOM. CARLO ZERBINI

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Il comportamento furbo , astuto ed arrogante del furbetto del quartierino  geom. Carlo Zerbini al quale dico:

Forse la sua diplomazia , con il sorriso sulle labbra e la sua parlantina, con astuzia ed arroganza riuscirà a convincere tutti i professionisti, CTU ma se pensa di farla “franca “ perché è sicuro di avere rapporti con i palazzi dei poteri forti della cupola/congrega di Bergamo Alta si sbaglia, se pensa che possa far passare il sottoscritto fesso o ignorante.

Il geom. Carlo Zerbini ha detto di non firmare gli accordi raggiunti con molta fatica per undici mesi con l’ing. Sergio Signoroni responsabile dell’urbanistica e dell’edilizia e con il sindaco dott. Mauro Cinquini  come mediatore per far si che il tutto  andasse inserito nel nuovo p.r.g.a dicembre 2009, ma il geom. Carlo Zerbini si è mostrato molto furbo e astuto, o stai ai suoi giochetti o non si fa assolutamente nulla!!!

Ecco qui la questione riepilogata:

PROPRIETA’ EREDI ROTATINTI   MQ. 717,30

PROPRIETA’ BENITO SCABURRI MQ. 904,42

A questo punto il faccendiere geom. Carlo Zerbini ha fatto saltare tutto l’accordo in quanto ha preteso che le misure delle due proprietà non venissero citate nel p.r.g. e a questo punto ho rinunciato a proseguire la trattativa portata avanti con la massima trasparenza!!!

Con questo suo comportamento furbesco e scorretto è dimostrato che le varie conciliazioni  e convegni altro non erano che delle astute manovre per avvantaggiarsi nella trattativa, credendo che le persone coinvolte fossero tutti dei fessi , ignoranti ed inesperti nelle trattative commerciali.

Vedi relazione allegata del geom. Germano Signoroni del 1 marzo 2010

 

 

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articolo 1

Il 19 dicembre ’85 “L’Eco di Bergamo” pubblica un articolo che riassume le “malefatte” del ’64. A mie spese compro 400 copie, e le faccio distribuire gratuitamente a Chiuduno per far capire ai concittadini da chi sono amministrati, inserendo in ognuna un volantino a chiarimento. Per sventura in esso scrivo che ho a che fare con un’autentica “belva”: l’affermazione mi costa una denuncia seguita da una condanna ad un risarcimento di cinque milioni, uno per lettera.

Il 4 luglio ’86 il “Giorno” di Milano pubblica un articolo con una mia intervista. Alla domanda sul motivo per cui volessero rovinarmi, rispondo che la vera causa va ricercata nella mia concorrenza sul mercato tedesco ad alcuni bottonieri del mio paese.

Seguiranno altri successivi provvedimenti e vicende che mi costringeranno, nel ’67, a chiudere definitivamente il bottonificio.

La vicenda del muro di Chiuduno è solo uno dei tanti esempi di come agiscono molte delle pubbliche amministrazioni italiane.

AGGIORNAMENTI DELLA MIA VICENDA

PROMEMORIA DEI SOPPRUSI DA ME SUBITI NEGLI ANNI 1964/70 E 1989/1992

17 marzo 2011 Chiuduno (BG) – Il cittadino Benito Scaburri

 

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il perché siano stati concessi alcuni importanti privilegi da parte degli amici del Palazzo del potere comunale di Chiuduno (BG) alla Signora Belotti Anna in Rotatinti.  Forse  perché la stessa era la sorella di un sacerdote, tale  don Giacomo Belotti,  e chi di dovere si commuoveva alla lettura delle missive che egli scriveva ed indirizzava ai suoi illustri amici potenti e intoccabili???

Vicende politiche delle pubbliche amministrazioni dove la corruzione dilaga giornalmente

(più veloce della luce)

nei comuni, nelle province e nelle regioni

Luglio 2011 

“Eliminare l’arroganza, soprusi, abusi di potere, raccomandazioni e la corruzione di parentopoli mafiosi NON BASTA IL BISTURI ci vuole il LANCIAFIAMME

P7: SETTIMO, NON RUBARE – GLI INTOCCABILI E GUAI A CHI LI TOCCA 

Dalla trasmissione televisiva Otto e mezzo su la tv “La 7” lunedì 27 giugno 2011 dalla giornalista Lilli Gruber il Capo della Procura della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore che indaga sull’affare P4 ha dichiarato:

“Penso proprio che i politici e amministratori pubblici si sentono intoccabili, perché quando vengono toccati hanno una reazione unanime, quasi che la politica dovesse essere una zona franca, una zona protetta da qualsiasi intervento esterno”.

E guai a chi li tocca, questi amministratori pubblici, che a volte fanno da portaborse.

 

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La MELA MARCIA

DELLA LEGA NORD 1998-1999

La segnalazione dell’ON. PIERGIORGIO MARTINELLI SINDACO DI CHIUDUNO, al Consiglio Nazionale della Lega Nord. di via Bellerio 41 MILANO

Ecco la storia di Benito Scaburri, militante leghista dal 1990 al 2000, che ha creduto ciecamente nella Lega Nord, tanto che per undici anni ha lavorato per la stessa GRATIS, riponendo fiducia sulla moralità e trasparenza dei propri dirigenti e Sindaci, sposando il motto “uno per tutti e tutti per uno”.

Un fatto preso ad esempio. Il 20 novembre 2001 Benito SCaburri ha redatto un volantino dicendo che vari “generali” della Lega Nord hanno tradito gli ideali del movimento leghista pronunciati nel giuramento di Pontida, “uno per tutti e tutti per uno”. Essi si sono offesi sporgendomi poi una denuncia; nonostante le scuse inviate per lettera non hanno accettato obbligandomi a pagare l’ammenda, il 31 ottobre 2005.

Diceva Bossi: “Fuori tutti i corrotti e corruttori e il marciume che regna nelle amministrazioni pubbliche, noi faremo piazza pulita dei dipendenti assunti con concorsi  truccati, dei raccomandati e dei parentati. Autonomia  federalismo piazza pulita di tutta la burocrazia!!!”

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Vicende politiche delle pubbliche amministrazioni
dove la corruzione dilaga giornalmente

Luglio 2011

P7: SETTIMO, NON RUBARE – GLI INTOCCABILI E GUAI A CHI LI TOCCA

Dalla trasmissione televisiva Otto e mezzo su la tv “La 7” lunedì 27 giugno 2011 dalla giornalista Lilli Gruber il Capo della Procura della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore che indaga sull’affare P4 ha dichiarato:

“Penso proprio che i politici e amministratori pubblici si sentono intoccabili, perché quando vengono toccati hanno una reazione unanime, quasi che la politica dovesse essere una zona franca, una zona protetta da qualsiasi intervento esterno”.

GIUGNO  2012


I 2 INTRUSI DI CIVIDINO (BG) 1991/2012

AL SOTTOSCRITTO BENITO SCABURRI NEL PROPRIO CURRICULUM DI QUESTA CRICCA, CASTA, AFFARISTICA SENZA SCRUPOLI GLI MANCAVA SOLO QUESTA COPPIA DI INTRUSI RUFIANI DI CIVIDINO (BG), ANNA E ANTONIO PER COMPLETARE IL CERCHIO MAGICO DI QUESTA CASTA, CRICCA, AFFARISTICA SENZA SCRUPOLI DI CHIUDUNO (BG).
DUE RUFFIANI DI CIVIDINO (BG), ANNA E ANTONIO AL SERVIZIO DELLA CASTA CRICCA AFFARISTICA SENZA SCRUPOLI DEL PALAZZO COMUNALE DI CHIUDUNO (BG) CHE PER PIU’ DI VENT’ANNI SONO RIUSCITI A SEMINARE ZIZZANIA, ZIZZANIA IN CASA MIA, NELLA MIA FAMIGLIA.
1)    QUESTI SIGNORI CONOSCIUTI PER CASO IN PIZZERIA ASSIEME AD ALTRI PAPA’ IN UN RITROVO CONVIVIALE NEGLI ANNI 1990/1991 PER CIRCA DUE ANNI APPENA SEDUTI MI RIPORTAVANO I SALUTI DELLA CRICCA/CASTA AFFARISTICA E SENZA SCRUPOLI  DI CHIUDUNO (BG).
E IO RISPONDEVO A QUELLI CHE OGGI MI MANDANO I SALUTI DOV’ERANO A NOVEMBRE 1964 QUANDO MI HANNO FERMATO I MACCHINARI E BORLOTTI DI NOTTE PER 7/8 MESI FINO A MAGGIO/GIUGNO 1965, PERCHE’ FACEVANO RUMORE ,E COSI’ FACENDO MI HANNO DISTRUTTO UN AZIENDA D’ORO CON ALLE DIPENDENZE 25 OPERAI E 5 COLLABORATORI ESTERNI, RIDUCENDOMI COSI’ IN “BRACHE DI TELA” (1964/1970), AL PUNTO CHE NON AVEVO PIU’ NEPPURE I SOLDI PER PAGARE L’AVV. ITALO LOSITO DI BERGAMO. (VEDI SUE LETTERE DEL 1970 PUBBLICATE NEL SITO INTERNET).
NEL BREVE SPAZIO DI 15 GIORNI IL RUMORE A SEGUITO DEI LAVORI ESEGUITI NEL NOVEMBRE 1964, CON DOPPIA PORTA E DOPPIA FINESTRA,  ERA STATO RIDOTTO A 46 DECIBEL . (VEDI VERBALE VIGILI DI BERGAMO DEL 10.02.1965)

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2)E IL CERTIFICATO TRUCCATO  DELLA MALATTIA, NOVEMBRE 1964, DELLA BELOTTI ANNA IN ROTATINTI CHE TUTTI, TUTTA CHIUDUNO SAPEVANO CHE ERA TRUCCATO , IL TUTTO AL SOLO SCOPO PER ESTORCERMI DEI SOLDI, CHE FUI COSTRETTO A VENDERE IL TERRENO DI MIA MADRE PER PAGARE 5 MILIONI DI LIRE NEL 1969/71 E CHE IL FRATELLO DELLA ANNA BELOTTI IN ROTATINTI, DON GIACOMO BELOTTI IN QUEL PERIODO CURATO DEL PAESE DI CHIUDUNO (BG),  ACCONSENTI’ CON PIGNORAMENTI, IPOTECHE E SEQUESTRI!!!
PERSONALMENTE SAREI DISPOSTO, A MIE SPESE A FAR RIESUMARE LA BELOTTI ANNA IN ROTATINTI, ALFINE DI POTER STABILIRE, ANCHE GRAZIE ALLA TECNOLOGIA SOSFISTICATA DEL GIORNO D’OGGI, SE ELLA SI E’ AMMALATA EFFETTIVAMENTE CON LA POLVERE DEL MIO BOTTONIFICIO NEL PERIODO 1964, A QUEL PUNTO SAREI DISPOSTO A RISARCIRE GLI EREDI ROTATINTI CON € 50 MILA E PRESENTARE LORO LE DOVEROSE SCUSE!!!
DOV’ERANO QUESTI SIGNORI OGGI COSI’ PREMUROSI NEL INVIARMI I SALUTI ???
SONO SEMPRE STATI E SEMPRE SARANNO PER TUTTA LA VITA DEGLI STRONZI.

MA DOPO 15/16 INCONTRI IN CENE E PIZZERIE E DOPO QUESTA ENNESIMA SERATA MOLTO MOVIMENTATA HO DECISO DI NON FREQUENTARLI PIU’, ANCHE PERCHE’ NON SO NEPPURE CHE PERSONE SONO !!!
MI CHIEDO SE NON E’ BASTATA A QUESTI SIGNORI LA RACCOMANDATA DEL PRIMO MARZO 2008 NELLA QUALE LI INVITAVO FORMALMENTE A SMETTERE QUESTI COMPORTAMENTI.
QUANTE VOLTE SONO ANDATO IO ABUSSARE ALLA LORO PORTA PER INFASTIDIRLI ???
QUESTI DUE INTRUSI RUFFIANI E CIARLATANI, CHE CONTINUANO ANCORA A TELEFONARE.
C’E’ DA SUPPORRE CHE GLI ABBIANO CONSIGLIATO DI CONTINUARE A SEMINARE ZIZZANIA E ZIZZANIA NELLA MIA FAMIGLIA, ANCHE PER INVOGLIARMI A VENDERE IL MIO IMMOBILE RUSTICO IN CHIUDUNO (BG), CON UN OFFERTA DI € 200 MILA (400 MILIONI DI VECCHIE LIRE) CHE ERA UN OFFERTA MISERA) VOLUTA DAL FACCENDIERE GEOM. CARLO ZERBINI.
A CONFERMA DI CIO’ E’ LA VENUTA A CAPRIOLO (BS) DELL’IMPRESARIO EDILE ARTURO FINAZZI NEL MAGGIO 2005.
ORA CHE HO VINTO LA CAUSA IL 4 APRILE 2012 CONTRO LA PRIVILEGIATA DELLA CASTA/CRICCA AFFARISTICA SENZA SCRUPOLI BELOTTI ANNA IN ROTATINTI,
DOPO 48 ANNI DI CARTE BOLLATE 1964/2012 ,
SEI ANNI DI VOLANTINI , MANIFESTI  E GIORNALI 1985/1990
26 ANNI DI CAUSE 1986/ 4 APRILE 2012.
ORA SI SPERA SIA FINITA LA SEMINA DELLA ZIZZANIA, O CONTINUERA? ? ?
E SE LA COSA CONTINUERA’ SARA MIA PREMURA PORTARLI IN TRIBUNALE!!!

 

16 luglio 2012

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Foto del muro della Berlinchiudunese

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Deluso, abbandonato e truffato.

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“Uno per tutti e tutti per uno”

Era solo uno slogan.

Pronto a rientrare, dopo aver cacciato i traditori del giuramento di Pontida

21 luglio 2012

http://www.lindipendenza.com/muro-chiuduno-scaburri/

 

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Giustizia italiana: 48 anni per far abbattere un muro! 26 per ottenere giustizia

21 Luglio 2012 

di JAMES CONDOR

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CHIUDUNO – Per far abbattere il muro costruito sul confine del suo laboratorio, Benito Scaburri, 78 anni, ha dovuto attenderne 26. La corte di appello di Brescia, il 12 aprile 2012, gli ha dato finalmente ragione. Nel frattempo ha cambiato quattro legali, i giudici sono andati in pensione, le controparti sono decedute e ha dovuto lottare in tribunale con gli eredi: «Finalmente però, dopo 48 anni, verrà abbattuto il muro di Chiuduno. Quello di Berlino è durato la metà». Una storia di paese esemplare per raccontare i tempi della giustizia civile. Ma anche molto particolare. Quella di Scaburri è stata soprattutto una rivincita sul passato, quando, proprio per le lamentele del vicino prima, e le cause dello stesso vicino poi, fu costretto a chiudere il suo bottonificio, restando in brache di tela e lasciando a casa 30 operai. Da allora abbandonò il paese, cambiò mestiere, fece fortuna. Ma non smise mai di ripensare a quanto gli era accaduto. Quando questa storia è infatti cominciata in tempi remoti, addirittura nei primi anni ’60. E si è trascinata fino ai giorni nostri.

L’INIZIO

Nel 1964 Benito Scaburri, dopo qualche anno passato a lavorare come fornaio, apre un bottonificio insieme al padre, che poi rileva. Ha la quinta elementare, ma sul lavoro si rivela un asso. Lì, racconta, tanti facevano i bottoni e il mercato tirava da impazzire. Tanto che lui, nel giro di una manciata di mesi, aumenta notevolmente il fatturato. I suoi operai passano da 10 a 25, oltre a 5 collaboratori. Il successo gli arride in fretta: diventa anche presidente della squadra di calcio locale. Fino a quando il Comune non gli taglia, professionalmente, le gambe. Accade quando chiede di mettere una soletta nel laboratorio.

UNA STRANA LETTERA

Il 3 novembre 1964  gli arriva infatti una lettera del sindaco che, nell’autorizzarlo a costruirla, gli fa nello stesso documento presente che i vicini che abitano nel palazzo adiacente sono infastiditi dai rumori e dalla polvere che produce lavorando i bottoni. Aggiunge che l’orario di lavoro che deve seguire va dalle 7 alle 20. «Io, come altri, fabbricavo i bottoni borlotti. E la loro lavorazione  necessita di un ciclo continuo di 24 ore. A nessuno era stato chiesto di interrompere la produzione. E mi sembrò assurdo. Chiesi dunque chi facesse parte della commissione edilizia, che, nell’autorizzarmi, mi imponeva una cosa tanto devastante. Ma mi fu risposto che si trattava di un “segreto d’ufficio”». Il che è piuttosto singolare, dato che si tratta di atti pubblici.

LA ROVINA

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Succede altro. La stessa vicina che si lamentava dei rumori e della polvere lo denuncia, sostenendo che la soletta di Scaburri verrebbe costruita sul muro di confine. «Vennero i carabinieri e constatarono che non era così. Rilevarono pure che i rumori erano sotto i 47 decibel di norma».

Ma non basta. Perché arriva una nuova querela: la donna soffre ai polmoni per via delle polveri del bottonificio. «Io rimasi di sasso. Nessun altro bottonificio della zona, anche molto più grande del mio, aveva avuto lamentele di questo genere.I miei operai, che erano proprio a contatto con i bottoni, stavano benissimo». Ma alla donna si aggiunge uno di loro. Cominciano sopralluoghi, visite, ispezioni, processi. «Intanto, per otto mesi la mia produzione andava nettamente a rilento per via dell’orario ridotto. Alla fine fui costretto a chiudere. E con me 30 famiglie rimasero senza lavoro. Persi anche la causa sui danni di salute provocati  alla vicina e dovetti risarcirla con cinque milioni nel 1969. Non avevo più un soldo per pagare i miei legali. E fui costretto a vendere le terre di mia madre. Ero rovinato, questa è la verità».

                         (Vedi le  due lettere  dell’Avv. Italo Losito del 1970)

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seconda_lettera_losito

IL MURO

Ma in paese ci sono altri movimenti. Perché è la stessa vicina di casa a costruirgli sul confine di comproprietà,  un vano scale, che presto diventerà una parete di oltre quattro metri e mezzo con finestre, dietro cui ricavare dei bagni, chiedendo poi il condono. «Tre licenze, dal 1961 al 1989» dice lui.  In Comune, autorizzano in soli quattro giorni quella del 1967, “a tempo di record – scriveranno decenni dopo i giudici- …sembrerebbe, senza nemmeno sentire la commissione edilizia”.

Certo, un dettaglio può passare inosservato. Ma un muro di oltre quattro metri dietro cui ricavare vani, alla fine non può sfuggire agli occhi delle istituzioni. Anche perché Chiuduno non è grande come Roma o Milano. «Eppure, allora, nessuno diceva niente. E per me rimase il simbolo dell’ingiustizia che avevo subito. Solo che non avevo appunto il denaro per pagare gli avvocati e portare avanti la causa». Così se ne va, perché deve rifarsi una vita.

Si mette a commerciarli, i bottoni, e presto la fortuna comincia ad arridergli. Si rimette in piedi e anzi, ottiene enorme successo. Ma la sua testa è ancora là, al suo paese, quando una lettera del sindaco e le cause intentate dalla vicina, lo hanno portato a chiudere. Mentre un muro abusivo, alto e lungo, veniva su e incombeva sul confine del suo laboratorio nel silenzio generale.

 

IL CONCORRENTE

Scaburri s’impunta e paga un detective per ottenere il verbale di commissione edilizia del 1964. Un verbale pubblico. Lo ottiene 24 anni più tardi. Dentro, non c’è traccia del nuovo orario di lavoro da seguire. Però scopre un particolare inquietante: la commissione edilizia aveva autorizzato la costruzione della sua soletta il 15 novembre, e cioè 12 giorni dopo che lui aveva ricevuto quella lettera con autorizzazione e limitazione dell’orario di lavoro. I conti, ovviamente, non tornano affatto. Ma c’è dell’altro: «Dal verbale venni a conoscenza che, tra i membri della commissione edilizia, c’era il mio diretto concorrente nella produzione di bottoni borlotti, che, come me, operava sul mercato tedesco». E lui va su tutte le furie.

LE CAUSE

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Sono passati decenni, ma Scaburri agisce: porta in tribunale la vicina per la costruzione abusiva del muro. Poi, trascende. Fa volantini ingiuriosi su di lei, distribuendoli in paese, ipotizzando complotti. E viene condannato a pagarle altri cinque milioni di danni. Ma la sua ira si scaglia anche contro il diretto concorrente e gli amministratori locali, sindaci e assessori, nessuno dei quali si è accorto dell’abuso edilizio fatto sul suo laboratorio. Nessuno dei quali, a suo dire, gli aveva consegnato un atto pubblico, per ottenere ufficialmente il quale si era dovuto far accompagnare dai carabinieri. Attacca tutti sui giornali: «Voglio sapere chi volle rovinarmi». E va oltre:  fonda l’associazione Facce di bronzo, con cui scolpisce la faccia di un politico che ritiene degno del titolo.

Capirai, siamo in piena Tangentopoli e le facce scolpite si moltiplicano. Diventano facce nazionali. Finisce sui settimanali, in tv. Ma la sua testa è sempre concentrata sugli anni ’60. «Nel 1989 fu concessa alla vicina l’ultima licenza, nonostante fosse iniziata già la causa per il muro». La rabbia sale. Il tempo passa. Le udienze rallentano. Si allontanano di mesi, poi di anni. Scaburri è sempre più voglioso di giustizia. Con l’associazione edita un libro in cui sostiene che dietro i suoi guai ci sia stato un complotto ordito per rovinarlo di cui avrebbero fatto parte alcuni imprenditori di bottonifici e la vicina di casa, sorella del parroco del paese negli anni ‘60, tanto potente, scrive, da poter ottenere il silenzio dei politici. Accuse pesantissime. Viene naturalmente denunciato e ancora condannato a risarcire tutti quanti. Ma non si ferma affatto. Questa storia poteva finire molti anni fa. Invece no. Scaburri vince infatti il processo civile coi vicini nel 2002: devono arretrare il vano scale a 4 metri e i bagni e le tubazioni a un metro. E vince anche il ricorso sulla sospensiva un anno più tardi. «Ma l’avvocato non mi avvertì. Non mi disse che era esecutiva e che potevo chiedere di abbatterlo già allora».

Cambia legale. E attende fremente altri nove anni. Ora la corte d’appello di Brescia si è definitivamente pronunciata. Stavolta ha ragione lui. Il muro da cui sentiva provenire ogni sua ingiustizia, lo chiamava il muro “Berlin-chiudunese”, come un locale muro di Berlino. Solo che quello vero è venuto giù nella metà del tempo.

Bresciaoggi 18 luglio 2012

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Agosto 2012
Cronaca Vera del 22 agosto 2012

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21 settembre 2012
Settimanale STOP del 21 settembre 2012

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facce_politici

Tutti i Politici, Parlamentari,
Protettori
delle furberie del DIO dollaro nelle moltissime amministrazioni regionali, provinciali e comunali.
Speriamo che Matteo Renzi e Beppe Grillo riescano finalmente a cacciarli a casa, azzerando i loro privilegi miliardari della libera uscita.

Fare pagare IMU e l’ICI arretrato (compreso di interessi), a Banche , Sedi Sindacali e allo Stato più ricco del mondo la Chiesa di Roma ladrona e dintorni e togliere l’8 per mille al Vaticano e donarlo a chi non arriva al 15 del mese.

michele_santoro

Dalla trasmissione “Servizio pubblico” LA7
di giovedì 25 ottobre 2012

Loro rubano e tu che fai?


Speriamo che Beppe Grillo mandi a casa i ladri e gli imbroglioni, facce di bronzo della prima, seconda e terza repubblica, alcuni dei quali sono protettori e garanti dei cardinali senza Dio, evasori dello stato italiano, che non vogliono pagare ICI e IMU, che sono proprietari di ¼ degli immobili e del territorio italiano.

ESPRESSO25-10-12001

25 OTTOBRE 2012

ESPRESSO25-10-12002

L’avv. Piero Longo difensore del Cav. Silvio Berlusconi,

in una conversazione ha dichiarato che

nelle pubbliche amministrazioni vi sono

LADRI, IMBROGLIONI E DELINQUENTI.

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